poresorb

Basta il coagulo per ottenere Rigenerazione Ossea?

Basta che permettiamo la formazione del coagulo e l’organismo provvederà da solo? …… non è così.

Il coagulo contiene nel suo interno tutti i fattori di crescita  ma non ha la capacità di resistere alla pressione barometrica o muscolare quindi dobbiamo utilizzare il coagulo insieme con un materiale resistente per impedire il riassorbimento.

Ricordiamo inoltre la lentezza di riproduzione delle cellule ossee, quindi dobbiamo impedire alle cellule epiteliali di colonizzare lo spazio vuoto, la loro velocità di riproduzione è circa 5.000 volte più rapida delle cellule ossee.

Per fare questo dobbiamo utilizzare i sostituti ossei per avere resistenza meccanica e le membrane per impedire la colonizzazione epiteliale.

Ogni tipo di difetto necessita della scelta corretta del materiale da utilizzare basandosi sui costi, sia biologici sia economici, sulla semplicità d’uso e sui risultati che potremo ottenere.

Possiamo sempre utilizzare un prelievo autologo, questo comporta vantaggi e svantaggi.

I vantaggi:
sempre disponibile, utilizzabile per ogni difetto osseo, nessun problema di accettazione per il paziente,
basso costo economico (?)

Gli svantaggi:
chirurgia complicata, grosso riassorbimento, alto costo biologico per il paziente, scarsa disponibilità in sede orale.

Materiali Sostitutivi
Il mercato ci mette a disposizione numerosi sostituti ossei, sia di provenienza animale che di sintesi.

I materiali di origine animale, prima di poter essere utilizzati subiscono un trattamento di sterilizzazione ad alta temperatura.
Questa procedura comporta due fondamentali modifiche del materiale:

  • innanzitutto si ha la totale colliquazione del collagene, ricordiamo che il collagene o frammenti di esso sono alla base della rigenerazione ossea.
  • in secondo luogo aumenta il legame entropico delle molecole, trasformando la struttura minerale dell’osso in una “idrossiapatite” ( fosfato e calcio) non riassorbibile.

L’uso dei materiali di sintesi, soprattutto dei fosfati di calcio, è motivato dal fatto che la componente inorganica principale dell’osso è idrossiapatite.

Poresorb®
È un Betatricalciofosfato multi poroso di nuova concezione.
La caratteristica distribuzione dei pori con la forma irregolare dei granuli produce un’ampia superficie caratterizzata da una elevata rugosità.

Gli osteoblasti crescono all’interno del sito ricevente.

La speciale superficie del Poresorb® consente una costante diffusione del sangue e una colonizzazione da parte delle cellule osteogenetiche.
Il sistema di connessione porosa supporta una progressiva neoangiogenesi che assicura un attivo rifornimento alle cellule ossee durante il processo di osteorigenerazione.
La struttura del materiale con micro, meso e macro pori comporta una densità è un peso minore di oltre il 25% rispetto agli altri materiali.
questo comporta  la necessità di una minore quantità di materiale e una maggiore presenza di sangue all’interno e quindi  un aumento dei fattori di crescita e delle cellule.
Questo materiale può essere usato con successo nei seguenti casi:

  • Sinus Lifting sia con accesso vestibolare che con accesso crestale ( Tecnica S.A.S. – MISE)
  • Cavità contenitive
  • Paradontologia

I limiti di questo prodotto sono:

  • difficoltà di posizionamento in siti non contenitivi
  • Scarsi risultati in grosse rigenerazioni verticali.

Alla base della tecnica della rigenerazione ossea guidata c’è la necessità di salvaguardare l’innesto osseo con una barriera che impedisca l’invasione da parte delle cellule epiteliali  .
Questo si ottiene con l’utilizzo delle membrane.

Le membrane devono possedere alcuni requisiti tra cui:

  • Biocompatibilità,
  • Impermeabilità alle cellule,
  • Buona integrazione nei tessuti dell’ospite,
  • Buona manegevolezza clinica, Durata nel tempo.

Membrane in Collagene
Di origine principalmente bovina o suina, sono ben tollerate e presentano scarsa immunogenicità. La velocità di riassorbimento si aggira tra  le 4 – 8 settimane.

 Membrane Sintetiche
Sono costituite da acido polilattico.
Sono ottenute attraverso un procedimento chimico, pertanto non esiste il rischio di trasmissione di malattie batteriche, virali o da prioni.
Presentano un buon Handling e un tempo di effetto barriera variabile tra i nove e i dodici mesi.

La Membrana Epi-Guide è costituita da tre strati:

  • 1° Strato: caratterizzato da pori molto piccoli che impediscono alle cellule epiteliali di penetrare, permette passaggio di liquidi interstiziali
  • 2°Strato:permette di formare vasi collaterali, stabilizza i fibroblasti.
  • 3° Strato:la struttura permette la penetrazione dei fibroblasti diventando parte integrante della mucosa, stabilizzando la membrana.