Il primo approccio con il paziente deve essere obbligatoriamente una anamnesi approfondita e corretta. Questo è un corretto e apprezzato modo di presentarsi al paziente che si sente considerato come singolo e non uno dei tanti che passano nello studio e valuta ogni atto medico senza tendere a banalizzare la terapia che verrà proposta.
La parola Anamnesi deriva, come moltissimi termini medici, dal greco ἀνÜ-μνησι (ricordo), e consiste in una raccolta scritta e diretta da parte del paziente (sulla base appunto di ciò che sa e ricorda) che va sottoscritto con firma e data, data la possibilità di variazione dello stato di salute e soprattutto dei farmaci assunti.
L’ anamnesi, deve essere sempre scritta e documentabile in caso di contenzioso.
Nella anamnesi devono essere riportati:
- Il quadro generale sulla vita e le abitudini del paziente
- Patologica prossima malattie ed interventi recenti, farmaci assunti
- Patologica remota malattie ed interventi passati
In ambito odontoiatrico solitamente si esegue una sorta di anamnesi in formato più “ridotto”, ma comunque sufficientemente completo per conoscere le condizioni generale del paziente e poter operare in sicurezza.
L’anamnesi è infatti estremamente importante non soltanto nell’immediato per l’odontoiatra , la conoscenza di eventuali patologie cardiovascolari e/o di eventuali allergie può e deve indirizzare il medico verso una corretta scelta degli anestetici e delle terapie post trattamenti come la scelta degli antibiotici, ma anche da un punto di vista prettamente medico – legale in caso di successivi contenziosi.
Il paziente prima di sedersi sulla poltrona deve avere già compilato il Modulo relativo alla raccolta ed al trattamento dei dati personali (Modulo sulla Privacy) ed il foglio Anamnestico.
La anamnesi va completata con la semeiotica e il supporto degli esami strumentali necessari per indicare la corretta diagnosi e successiva terapia.
Prima di iniziare il trattamento il paziente deve firmare il Consenso Informato l’ Accettazione del Trattamento Odontoiatrico e il preventivo completo di cifre, tempi di pagamento.
Al di là degli aspetti legali e burocratici, su cui non è mia intenzione soffermarmi, appare evidente come, all’atto pratico, il paziente che si è recato in uno studio dentistico per effettuare una semplice detartrasi o otturazione o trattamento endodontico piuttosto che per sottoporsi ad un intervento chirurgico più complesso come ad esempio un intervento di implantologia o di avulsione di un dente del giudizio incluso potrebbe chiedersi il “perché” di tale scheda Anamnestica e “spaventarsi” davanti a tanti quesiti…”dottore ma perché tutte queste domande? E’ così pericoloso quello che devo fare? Etc etc”.
Sarà compito del dentista spiegare che si tratta di una prassi necessaria, spesso che permette di conoscere al meglio il paziente e la sua salute, ed operare di fatto nella massima sicurezza anche per le procedure più semplici.
L’Anamnesi Medica Generale comprende domande solitamente di facile comprensione per il paziente (che, in caso di dubbio, chiederà delucidazioni all’odontoiatra), a cui rispondere con una semplice crocetta sul SI’ o sul NO; per altre, a seconda della risposta, sarà richiesto di specificare più nel dettaglio nello spazio appositamente indicato.
Un quadro esemplificativo di Scheda Anamnestica Generale da presentare al paziente è:
- ha avuto ricoveri ospedalieri e/o malattie di una certa entità negli ultimi 2/3 anni (con relativo spazio per specificare);
- ha sofferto o soffre di una serie di patologie che vengono elencate (con relativo spazio per specificare);
- ha mai avuto reazioni allergiche (con accento particolare su anestetici e farmaci, ovviamente da specificare);
- ha mai fatto anestesie locali (una sorta di ripetizione di “sicurezza” del quesito precedente, per accertarsi se il paziente ha già fatto anestesie e nel caso che reazioni ha avuto);
- assume attualmente qualche medicina con relativa specifica sui tempi ed i dosaggi un consiglio personale è richiedere al paziente, soprattutto anziani, di portare le scatole dei farmaci per controllare personalmente le molecole assunte. Molti pazienti assumono terapie, specialmente i difosfonati e gli antiaggreganti, senza avere una corretta valutazione dei possibili rischi e controindicazioni.
- Tabagismo il fumo è un fattore di rischio per moltissime patologie generali, nonché odontoiatriche come la parodontite, e compromette la guarigione tissutale in caso di intervento chirurgico e l’osteo-integrazione degli impianti in caso di implantologia.
- Stato di gravidanza solitamente il paziente lo segnala autonomamente, ma deve essere comunque documentato.
- Presenta ematomi e/o si gonfia facilmente, sanguina in modo anomalo quando si ferisce (indicativi utili sopratutto in caso siano necessari interventi chirurgici);
- Le sanguinano spesso le gengive (indice di parodontopatia), ha già effettuato cure odontoiatriche (specificare indicativamente quando e di che tipo).
Come si può notare, l’Anamnesi Medica Generale è molto più ricca e dettagliata rispetto a quella Odontoiatrica Specifica, per ovvi motivi.
Spesso il paziente tende ad omettere – dimenticare – minimizzare alcuni dettagli importanti sulle sue condizioni di salute generale, su patologie in atto o pregresse, su interventi chirurgici effettuati, sui farmaci assunti, su eventuali allergie (“dottore io sto benissimo, ho fatto un interventino leggero al cuore dieci anni fa, prendo mezza pastiglia di questo e mezza pastiglia di quello” e poi scopriamo che ha un problema valvolare e ed è assolutamente a rischio di endocardite batterica, tanto per fare un esempio pratico….), mentre è molto più ricco di dettagli e spiegazioni sulle sue condizioni di salute dentale, che rappresentano il vero motivo per cui è seduto sulla poltrona.