Sinus Lifting Transcrestale Mini Invasivo Tecnica S.A.S.

Scopo:
Riabilitazione di una paziente femmina di anni 68 che si presenta con la mancanza degli elementi 25/26, ed un osso residuo di circa 6 mm in posizione 25 e circa 5 mm in posizione 26.

  

Si provvede ad eseguire un rialzo transcrestale del seno mascellare utilizzando la metodica S.A.S. che comporta minore morbilità, minor costo, minor tempo operatorio.

Metodi e materiali:

Il Kit S.A.S. contiene 3 frese di diametro Ø 2,9 mm appositamente studiate per forare la corticale sinusale ed elevare la membrana di Shneider senza lederla in quanto la fresa R ha la punta arrotondata che non danneggia la membrana, un set di stop da 3 a 14 millimetri, un compattatore per il materiale da rigenerazione, una sonda millimetrata Ø 2 mm e il box autoclavabile.

Il diametro delle frese è di 2,9 mm è stato scelto in quanto collaborando da prima con il Prof. Carusi ( ideatore del Kit M.I.S.E) durante i nostri corsi di chirurgia pratica in Romania
e successivamente con il nostri opinion leader ( Dr. Matera, Dr. Sisti, Prof. Corbi), riteniamo che per la naturale conformazione dell’ osso del mascellare superiore solitamente di consistenza D3-D4 per ottenere stabilità primaria con osso nativo di 5/6 mm si debba sotto preparare l’alveolo impiantare.

Una volta aperta la corticale sinusale a 7mm a livello del 25 e 5mm a livello del 26, si scolla la membrana Schneideriana con la fresa R (anello rosso) quindi si inserisce mediante il compattatore con inserito lo stop di profondità dapprima del collagene e successivamente del Beta fosfato tricalcico multiporoso (Poresorb 06-1mm).

In contemporanea al rialzo vengono inseriti due impianti Tiradix: un Impianto Ø 4 X 8 mm e un Impianto Ø 4,5 X 8 mm.

Nella endoorale eseguita al termine dell’intervento si possono apprezzare le due “cupole” di Poresorb  e la linea della corticale dell’osso nativo  e valutare l’entità del guadagno osseo.

Risultati:

A distanza di circa 6 mesi dall’intervento il beta fosfato tricalcico sarà sostituito da osso e questo permetterà di protesizzare gli impianti.

Conclusione:

Questa semplice e ripetibile metodica, permette di risolvere tutti i casi di riassorbimento osseo inseriti nella seconda classe secondo la classificazione di Cawood e Howell senza dover affrontare un sinus lifting con accesso vestibolare, soprattutto senza l’utilizzo di osteotomi come previsto della metodica di Summer.

La metodica S.A.S. consente maggiore predicibilità, sicurezza e ripetibilità per l’operatore, e minori disagi operatori e post operatori per il paziente.

Operatore: Dott. Flavio Rivabella libero professionista in Roma

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