La stabilità primaria
Si definisce stabilità primaria la stabilità delle Fixtures che si ottiene nell’atto chirurgico ed è fondamentale per ottenere osteointegrazione dell’impianto.
La densità ossea, cioè il rapporto fra osso corticale e osso spongioso influenza notevolmente la stabilità primaria dell’impianto.
La classificazione della qualità dell’osso è stata codificata da Lekholm e Zarb secondo i rapporti tra parte corticale e parte spongiosa, e si divide in 4 classi:
D1: presenta una parte preponderante di osso corticale che circonda una parte centrale di tessuto spongioso denso.
D2: presenza di uno strato importante di osso corticale e osso spongioso denso.
D3: sottile strato di osso corticale e osso spongioso di buona consistenza.
D4: sottilissimo strato di osso corticale e osso spongioso di scarsa consistenza
La stabilità primaria è il requisito fondamentale per ottenere l’osteointegrazione e dipende:
- dalla qualità dell’osso
- dalla preparazione dell’alveolo
- dalla forma dell’impianto.
La Tiradix presenta una gamma Implantare caratterizzata da forme e spire che garantiscono il miglior approccio clinico.
Inoltre tutti gli impianti Tiradix son trattati con la superficie SLA per migliorare l’osteointegrazione e ridurre i tempi di guarigione.
Impianto cilindrico automaschiante a spira stretta per ossa di densità D1-2 garantiscono ottima stabilità, e importante rapporto superficie/osso.
Impianto cilindrico a spire larghe automaschiante per ossa D2/3 permette di ottenere una ottimale stabilità primaria, solo con la geometria delle spire, senza necessità di modificare il protocollo chirurgico (sottoprepareazione dell’alveolo), procedura che richiede esperienza e sensibilità chirurgica.
Impianto conico a spire larghe automaschiante per ossa D3/4: la preparazione a scalini permette di ottenere ottima stabilità anche in casi di osso estremamente “morbido”. Il protocollo chirurgico di questa tipologia di impianti prevede preparazione dell’alveolo chirurgico con delle frese coniche dedicate da utilizzare nei casi di densità ossea D 1-2-3.
Questo pone il professionista nella migliore condizione in quanto garantisce la stabilitá primaria per il carico immediato.